Grazie a tutti per essere qui a ricordare l’impegno civile e la persona che è stata mia madre, Francesca Dendena.
Un ringraziamento particolare a coloro che hanno organizzato e sentito questo incontro e un grazie a Manlio Milani, all' amico Sindaco Fortunato Zinni, al comune di Bresso e alla sua cittadinanza sempre pronta al ricordo di Piazza Fontana.
Tutti voi sapete con quale costante impegno Francesca Dendena si è prodigata nella ricerca della verità e nel ricordo della strage di Piazza Fontana, ma pochi di voi sanno chi è stata mia madre per noi famigliari e più di tutti per me.
Spero che l’emozione aspetti che io finisca di parlare del ricordo che ho di lei, per prendersi le mie lacrime.
Mia madre è stata per me una guida spirituale nei giorni più bui e difficili dell ‘adolescenza e un supporto nei giorni della maturità, anche se in fondo non si è mai troppo maturi senza una mamma come lei.
Politicamente mi ha consegnato la certezza che è giusto avere una propria identità, senza essere mai troppo categorici ed estremi in ogni pensiero.
Nei suoi gesti e nei suoi pensieri c’è stata fino alla fine la pazienza di chi sa aspettare e di chi con tutte le sue forze si ostina a non mollare mai, in qualsiasi contesto.
Penso sempre ai 12 dicembre di tanti anni fa, in cui c’era poca coscienza di cosa è stata la strage di Piazza Fontana; io li ho vissuti sotto a un palco con mio padre Bruno ad ascoltare i suoi discorsi, allora per un bambino incomprensibili, ma lei era mia mamma. Restavo lì in silenzio ad ascoltare; erano gli anni dove nessuno andava a contestare chi nel bene o nel male era lì per ricordare e per condannare quel tragico evento avvenuto anni prima.
Ricordo prima di tutti lei, mia madre, Francesca Dendena , poi Luigi Passera,il sindaco di allora, Aldo Animasi, l’ANPI, Tino Casali e tutti i sui collaboratori; scusatemi se dimentico qualcuno ma i miei sono ricordi di un bambino che cercano spazio nei pensieri di oggi.
Domani, 12 dicembre 2010 è il primo anniversario senza mia madre, verranno molti giorni senza di lei che io dovrò affrontare e con questi ci saranno anche gli anniversari, ogni 12 dicembre, ma io credo nel passaggio di mano del testimone e insieme a mia moglie Moira, ai miei cugini Matteo e Federica,sotto la guida dei miei zii Paolo ed Agnese, sarò sempre presente per portare avanti la ricerca della verità ancora celata dai segreti di stato, dei quali, come sappiamo, mancano i decreti attuativi che li rendano pubblici.
Siamo pronti per raccontare e ricordare a tutti un piccolo pezzo di verità che è purtroppo solo storica.
Siamo disponibili per chiunque voglia incontrarci ed approfondire, ascoltare quel pezzo di storia che ha coinvolto direttamente la nostra famiglia e raccontare le orrende trame avvenute in quegli anni dove le forze eversive di destra erano appoggiate e manovrate dai servizi segreti deviati, fino ad organizzare e mettere in atto le orrende stragi che hanno flagellato l’Italia.
Credo che il più bel gesto per ricordare l’impegno civile di mia madre Francesca sia quello di mantenere un impegno costante per combattere chi ancora oggi continua a insabbiare, deviare e nascondere la verità, operando in ogni contesto per far si che gli anni più bui della storia d’Italia non vengano dimenticati e possano essere raccontati e trasmessi alle future generazioni.
Ringrazio tutti voi e spero di vedervi sempre al nostro fianco.